Gli Accademici di Santa Cecilia

Il progetto Gli Accademici di Santa Cecilia, collegato all’omonima iniziativa editoriale del Centro Studi, si pone come scopo primario quello di studiare nel dettaglio alcune scelte carte e partiture del patrimonio documentario-musicale conservato tra Bibliomediateca e Archivio storico della prestigiosa e attuale Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.

Nel particolare, ci si propone di valorizzare e diffondere – attraverso lo studio e l’edizione di fonti storico-musicali inedite – la copiosa tradizione musicale che, nel corso di quasi cinque secoli, i molti musicisti ascritti all’antica “Congregazione” degli Accademici ceciliani hanno contribuito ad implementare, dando vita ad un deposito di opere manoscritte unico al mondo e parzialmente ancora sconosciuto, almeno nel dettaglio. Pertanto, sia le singole ricerche come le relative pubblicazioni riguarderanno un singolo “musico accademico” per volta, di cui si cercherà di far emergere contestualmente la personalità artistica e la sua dimensione più quotidiana, umana e personale, soprattutto nella misura in cui queste hanno poi condizionato la sua diretta relazione con l’Accademia e, ovviamente, con la sua stessa produzione compositivo-musicale.

In sintesi, l’obiettivo di questa iniziativa vuole essere tanto quello di fornire nuovi ed agili strumenti di ricerca per conoscere sempre meglio composizioni e maestri ceciliani ancora limitatamente o del tutto inesplorati dalla letteratura musicologica, quanto fornire tutta una serie di informazioni rilevanti e utili per implementare ancor di più le numerose indagini storico-documentarie già condotte o in essere, sia riguardo la storia artistico-culturale dell’Accademia, sia quella più specifica e settoriale concentrata sui suoi rappresentanti più illustri e significativi.

Un percorso complesso, dunque, e anche pieno di insidie – le più diverse –, ma che il Centro Studi considera strategico e importante perché capace di offrire allo studioso e al lettore in genere non solo l’edizione critica di una particolare opera o partitura di qualche autore cosiddetto “minore”, quanto piuttosto uno studio omnicomprensivo della stessa come testimone di stile e pensiero musicale, caratterizzato dalla sua genesi artistica e dall’evidenza delle sue dinamiche sintattico-linguistiche, formali e stilistiche. Tutto questo per creare un’ulteriore occasione capace di ridiscutere e ripensare, oltre che implementare, una rinnovata e documentata panoramica storico-culturale sul fondo musicale dell’Accademia tutto, riletto, attraverso il contenuto primario delle fonti musicali, in una visione complessiva degli ambienti, delle tradizioni e delle singole individualità che hanno contribuito a formare e veicolare l’abilità artistica del musicista studiato.

Giuseppe D’Addrizza, Le sette parole di Agonia di Gesù Cristo

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